Il copywriter: tutti ne parlano e pochi sanno chi sia veramente.
È una figura che si muove nelle agenzie o negli uffici marketing delle aziende, oppure lavora come libero professionista.
La sua missione è scrivere testi persuasivi e che convertono, cioè che portano l’utente a compiere l’azione che chiediamo: dal procedere con l’acquisto, a lasciare un indirizzo email o un commento, a scaricare un documento o rispondere a un sondaggio. È una figura fondamentale per la buona riuscita di un progetto di comunicazione.
Cosa fa di un copywriter un bravo copywriter?
Prima di tutto, una conoscenza molto approfondita della lingua. Avere dimestichezza con l’italiano è la base, ma non è sufficiente.
Il copy è soprattutto capace di produrre delle idee creative. È quello che con le sue parole cattura l’attenzione del lettore, che lo emoziona, che lo fa ritornare.
È grazie a lui che l’azienda raggiunge gli obiettivi che si è prefissata, in team con l’art director, altra figura chiave nei progetti: è colui che studia la parte visual della comunicazione.
Nelle agenzie pubblicitarie tradizionali il copy si occupa degli annunci stampa, dei testi degli spot, di affissioni, di inventare i naming dei prodotti.
Il marketing digitale necessita di nuove competenze e tecniche e il copy pubblicitario, spesso, si trasforma in un copywriter digitale. Le competenze si diversificano e moltiplicano.
Dovrà inventare call to action, scrivere i testi per newsletter, landing page, pay-off, articoli per blog e magazine, banner.
Quando questo professionista lavora online deve utilizzare un super poter ulteriore: la scrittura SEO-oriented. Titoli, sottotitoli, testi devono essere devono essere studiati per essere resi interessanti non solo per le persone, ma anche per i motori di ricerca. Deve conoscere e utilizzare le parole chiave per cui l’azienda vuole posizionarsi nelle prime pagine dei risultati di Google.
I copywriter digitali sono tutti uguali?
La scrittura sul web è curata da diverse figure, che spesso si fondono in un unico copy dalla doppia, o tripla, identità. Queste sono le altre professioni di chi scrive sul web, oltre al copywriter “puro”:
- Il web editor
È più vicino a un giornalista che a un pubblicitario, e per questo gestisce più il contenuto che la parte commerciale. Quando entra in azione, la strategia è già stata impostata. Lui crea e rielabora i contenuti affinché siano perfetti per la piattaforma su cui verranno pubblicati.
- Il blogger
È, come dice la definizione stessa, chi si occupa solamente dei post all’interno dei blog. È solitamente molto specializzato in un argomento o un settore.
- Il social media manager
È il professionista che si occupa della gestione delle fanpage su Facebook e dei profili all’interno degli altri social network. Non deve solo saper scrivere bene e avere buona creatività, ma deve anche saper moderare le interazioni degli utenti, studiare le statistiche e i momenti migliori per pubblicare i contenuti del piano editoriale.
Ma copywriter si nasce o si diventa?
Beh, entrambe le cose. La passione, come per ogni professione e soprattutto per quelle creative, è il motore di partenza. Ma poi, chiedete a chiunque faccia questo mestiere, il segreto è la pratica. Scrivere, provare, sbagliare e ricominciare. E poi studiare e confrontarsi con i grandi, sfogliando i libri e scorrendo i blog che ormai sono diventati le Bibbie dei Copywriter. Qualche esempio?
- David Ogilvy, in particolare “Confessioni di un pubblicitario”
- “Esercizi di stile” di Raymond Queneau
- “Il mestiere del copy. Manuale di scrittura creativa” di Michelangelo Coviello
E poi i blog (oltre ai libri) di due grandi maestre di scrittura e creatività:
- Annamaria Testa con il suo Nuovo e Utile
- Luisa Carrada con il suo Il Mestiere di scrivere
E se avete bisogno di un artigiano della parola che vi segua nei vostri progetti e trovi la call to action perfetta per voi, contattate LabStories. Le nostre penne sono sempre pronte.
Tags: comunicazione digitale, copywriter, scrittura creativa